Tutorial su come sopravvivere ad una guerra nucleare
Sesta puntata: Il censimento dei sopravvissuti
rev 2.5.0 del 28 Settembre 2024
foto da storia insabbiata della Lucky Dragon
... il cielo divenne tutto nero e calarono le tenebre
un mese dopo
Fukushima o New Orleans?
Come si comporteranno i sopravvisssuti all'olocausto nucleare?
Abbiamo due, relativamente recenti, esempi di sopravvivenza ad un disastro con risultati però diametralmente opposti, ma estremamente indicativi di cosa potrebbe accadere.
Il primo esempio è stato il post tsunami del Tohoku nel 2011 che, come altra conseguenza, provocò il disastro nucleare di Fukushima.
I Giapponesi sopravvissuti allo tsunami fecero quadrato tra di loro aiutandosi l'un con l'altro in attesa dei soccorsi che però arrivarono diversi giorni dopo il maremoto.
Nel periodo tra lo tsunami e l'arrivo dei soccorsi si registrarono solo pochissimi saccheggi e la (tanta) disciplina giapponese, unita alla solidarietà tra i sopravvissuti, furono fondamentali per la tenuta della popolazione.
foto di Anecb Ycuiha by Pexels.com
Il secondo esempio fu la distruzione fatta dall'uragano Katrina nel 2005 a New Orleans.
Dopo la devastazione i sopravvissuti si comportarono come nel film Mad Max 2.
Nel film i superstiti dall'olocasto nucleare si erano uniti in bande che lottavano tra di loro per l'acqua e la benzina.
A New Orleans invece i sopravvissuti prima si armarono saccheggiando le armerie e, subito dopo, saccheggiarono le gioiellerie e/o similari.
Poi, sia nel film che nella realtà, si è scatenata la caccia alle donne.
Pensate che solo l'intervento della Guardia Nazionale ha consentito il ritorno alla "normalità".
Ma dopo la Terza Guerra Mondiale non ci saranno i soccorritori e quindi occorre sperare solo nel nostro comportamento e nella nostra organizzazione.
nominiamo un capo
Pensiamo che come prima cosa occorra, senza uccidersi l'un con l'altro, nominare un capo e ricostruire, per quanto possibile, una linea di comando.
Noi proponiamo di riprenda esattamente lo schema di comando attuale.
In pratica, almeno nelle prime fasi post bomba, il coordinamento dei primi soccorsi e dell'emergenza dovrà essere guidato dai vari Sindaci che rispondono, in catena di comando, alle istituzioni (Provincia e/o Regione e/o Stato) ancora disponibili.
foto di Anecb Ycuiha by Pexels.com
La linea di comando militare invece è data dai gradi dei militari sopravvissuti.
Come abbiamo già scritto nei precedenti capitoli Noi non crediamo, per come sono impostate le varie caserme in Italia, che molti militari saranno vivi nel post bomba.
A differenza dei militari "convenzionali" i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Stradale sono molto diffuse nel territorio e qualche militare è presente anche nel più sperduto dei Comuni.
Saranno loro a guidare i sopravvissuti.
foto da storia insabbiata della Lucky Dragon
Ma chi è sopravvissuto?
il censimento
Forse la prima cosa da fare, appena dopo il primo soccorso ai superstiti che arriveranno dalle città, è fare un censimento di chi è sopravvissuto.
Serve sapere quali abilità abbiamo a disposizione e, nelle condizioni del post bomba, tutti saranno necessari, ma molti saranno indispensabili.
Almeno nel primo mese i professionisti più richiesti saranno ovviamente i medici che serviranno per curare (per quanto poco possibile) i sopravvissuti.
Nella prima fase del post bomba le principali patologie da curare saranno le scottature e l'avvelenamento da radiazioni oltre che la cura dei traumi alle ossa.
Non perdiamo tempo e tagliamoci i capelli prima che ci cadano o che si sporchino.
Lavarli sarà impossibile e quindi è meglio non averli.
foto di Anecb Ycuiha by Pexels.com
Noi pensiamo che come prima cosa occorra tentare di ripristinare la fornitura dell'energia elettrica e della rete idraulica.
Con elettricità, e l'acqua corrente nelle case non distrutte, la qualità della vita dei sopravvissuti sarà tutta un'altra cosa.
Almeno in parte l'energia elettrica sarà prodotta da impianti fotovoltaici off grid o da impianti eolici sempre off grid, ammesso che le E-bomb non abbiano distrutto tutto.
Come abbiamo già scritto in precedenza non ci attendiamo una grossa produzione dal fotovoltaico in quanto il cielo sarà oscurato dall'Inverno nucleare, ma il vento invece ci sarà!
Chi come Noi abita relativamente vicino alle centrali di produzione da geotermico potrebbe essere possibile avere energia elettrica prodotta in modo geotermico in modo continuativo, ma la nostra è una condizione di nicchia ed occorre sezionare le linee guaste o distrutte.
arginiamo l'isteria religiosa
Forse siamo arrivati all'Armageddon biblico, ma, in ogni caso, non caschiamo nell'isteria religiosa, qualunque sia la religione che prendiamo in esame.
Una o più esplosioni nucleare non hanno nulla a che fare con Dio.
E' solo follia umana e quindi limitiamo, anzi evitiamo, di perdere tempo pregando, ma rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare.
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Ricordiamoci che vale la regola del 3 ovvero si vive:
- 3 minuti senza respirare
- 3 giorni senza acqua
- 3 settimane senza cibo
Acqua e cibo sono quindi fondamentali per evitare gli episodi di sciacallaggio e, poi, di cannibalismo e la (probabile) uccisione degli anziani e delle persone fragili.
Si avete letto bene.
Senza le risorse primarie attendiamoci il peggio da parte degli uomini.
il racconto continua con il settimo capitolo le filiere